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Mondiali 2006, notti infinite!

Immagine del redattore: EmilioEmilio

Nel maggio 2006 l'Italia, o meglio il calcio italiano deve fare i conti con il caso Calciopoli. Ma l'Italia e la nazionale deve preparare il mondiale, nel giro di pochi giorni arrivano le dimissioni di parecchie figure cardine del calcio nazionale e di quello scandalo che stava attraversando il nostro paese.

L’avventura della nostra nazionale parte quindi con i peggiori auspici. L’immagine degli azzurri è l'immagine di una nazione corrotta, di una nazione ladra e Lippi e il suo staff hanno paura che i giocatori siano stati colpiti dentro dallo scandalo di Calciopoli. Per provare a smorzare un po' la tensione c'è bisogno di un buon risultato, bisogna riprendersi credibilità, bisogna far capire che il calcio italiano dimentica subito, e per riuscire a fare questo c'è bisogno di una sola cosa: vincere quel Mondiale!

L'Italia è carica,

l'Italia ha una squadra da 10 e lode,

l'Italia ha in panchina un maestro di calcio,

l'Italia ha bisogno di quel mondiale.

La nostra nazionale è capitata nel Girone E, a contendersi la qualificazione c'è la Repubblica Ceca, gli Stati Uniti, il Ghana e gli azzurri. Alla fine della fase a gironi ci sono due colpi di scena.

Quella nazionale che doveva essere affranta dallo scandalo Calciopoli di qualche mese prima si è qualificata come prima a 7 punti. Il secondo colpo di scena è la prima qualificazione del Ghana che al fotofinish si aggiudica la sfida con gli Stati Uniti.

La classifica finale diceva:

Italia: 7

Ghana: 6

Repubblica Ceca: 3

Stati Uniti: 1


OTTAVI DI FINALE...


Gli ottavi di finale degli azzurri sono contro l'Australia, sorpresa del mondiale tedesco. Un bel sorteggio, battendo gli australiani l'Italia se la vedrebbe con la vincente di Svizzera-Ucraina. Il "nostro" tecnico, decide di far riposare Francesco Totti schierando titolare Del Piero. A formare l'attacco insieme a Totti c'è il goleador Alberto Gilardino e Luca Toni, protagonista della prima vera fiammata azzurra, ma niente è solo palo. Gran parte della partita è stata giocata in inferiorità numerica, l'espulsione di Materazzi obbliga Mister Lippi a rendere la squdra più difensiva, e con l'uscita di Toni per Barzagli la squadra azzurra prova a tenere testa ai "Canguri". Al 29' del secondo tempo, Lippi decide di cambiare Del Piero per Totti, Alex è apparso un po' spento, ma è normale "non è sempre domenica"

Alla fine il destino ha voluto che Alex giocasse male per obbligare Totti ad entrare e a chiudere la partita, perché è proprio suo il gol che porta così gli azzurri ai Quarti.

Le emozioni si fanno avanti,

la tensione dei quarti,

le notti insonne,

gli allenamenti pre-match, ma è questo il bello di questo fantastico sport...


Quarti di finale e semifinale


Ad Amburgo ad aspettare l'Italia c'è l'Ucraina di Blochin, dura 6' la squadra ucraina fino a quando un colpo da fuoriclasse vero di Totti di tacco libera Zambrotta ed è 1-0. La ripresa si apre con l'Italia un po' difensiva lasciando così modo all'Ucraina di Shevchenko di provare ad imbucare la difesa azzurra. In questi minuti di sofferenza le parate di Buffon sono fondamentali per mantenere il vantaggio, dopo poco più di quindici minuti la squadra di Lippi reagisce e al minuto 59 un colpo di testa di Luca Toni porta il gol del raddoppio e infine il gol del 3-0 fa si che la squadra di Lippi stacca il pass per le semifinali.


La semifinale è tra la padrona di casa, la Germania e gli azzurri. La squadra di Lippi non si fa intimidire dai 60mila accorsi al Westfalenstadion di Dortmund per sostenere la propria squadra.

La partita è colma di occasioni sia in casa Germania che in casa Italia, alla fine dopo vari colpi di cuore, la partita va ai supplementari. Si pensava già ai calci di rigore e invece...

Il bello arriva quando non ce l'aspettiamo, così al minuto 119 un immenso Fabio Grosso spedisce in rete la palla per l'1-0, e non è finita... Lo stadio in silenzio,

le lacrime che bagnano il viso, chi di gioia ma sono più le lacrime di dolore.

Al minuto 121, il pandemonio più totale, un grandissimo Alessandro Del Pero chiude le danze, questo vuol dire due cose:

1) Aver eliminato i padroni di casa

2) Andare a giocarsi la finale!


9 LUGLIO 2006, TATUATO A VITA! Quel giorno lo ricordiamo come se fosse ieri, la paura tramutata in gioia è impressa nelle nostre membra.

Pubblico neutro, chi pronto a cantare la Marsigliese chi pronto a cantare l'Inno di Mameli. Alle 20 di quel bellissimo 9 luglio 2006 all'Olympiastadion andava in scena l'ultimo atto di quel magnifico mondiale. A dirigere la gara il Sig. Elisondo dall'Argentina.

Una partita che parte subito forte, le due squadre sentono la pressione della finale, qualche fallo di troppo, al 7' minuto il vantaggio francese. Apro e chiudo una parentesi:

Chi ha tirato la testata? Zidane,

chi ha ricevuto la testata? Materazzi,

adesso, chi ha segnato il primo gol? Zidane,

chi ha segnato il secondo gol? Materazzi!

Ecco, adesso ditemi che non è spettacolare questo sport!

E' un cucchiaio su rigore di Zidane a portare la Francia in vantaggio. A riportare le cose in parità c'è con un colpo di testa il redivivo Marco Materazzi, alla fine dei tempi regolamentari è 1-1.


Al quinto minuto del secondo tempo supplementare il gesto che rimarrà impresso per sempre, Zidane rifila una testata sul petto di Materazzi. Che brutto vedere un campione del genere che in un secondo perde la stima di migliaia di spettatori. Alla fine il cartellino rosso è inevitabile, un gesto che macchia la prestazione dell'attaccante francese. L'Italia anche se in superiorità non riesce a trovare lo spunto per portarsi avanti, saranno i calci di rigore a decretare il campione del mondo.

Tensione alle stelle, un errore e si rischia grosso!


RIGORI E TETTO DEL MONDO!

Rigori: segna Pirlo per l’Italia. Wiltord pareggia.

Segna Materazzi. Sbaglia Trezeguet che manda la palla sulla traversa.

De Rossi ci porta sul tre a uno. Abidal segna il secondo rigore per la Francia.

Del Piero segna: 4 a 2 per l’Italia. Tira Sagnol e segna.

La patata bollente è sui piedi di Grosso. Portiere da una parte palla dall'altra.


L'ITALIA E' CAMPIONE DEL MONDO PER LA QUARTA VOLTA!








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